Franco Viglianti
Franco Viglianti: le Origini dell’azienda
Dal 1979……..
Così ci raccontava la sua storia
il signor Franco Viglianti nel 2004:
“ è con un misto di orgoglio e di nostalgia che oggi, andando con il pensiero indietro nel tempo, ripercorro le tappe più importanti che hanno segnato la mia vita e quella della mia Impresa, che considero come un tutt’uno inscindibile. Un cammino tutt’altro che facile costellato, anzi, da tante delusioni, insuccessi, scoraggiamenti, ma non è venuta mai meno la voglia di lottare, di vincere caparbiamente ogni sfida.
Se oggi posso parlare con soddisfazione dei tanti risultati raggiunti, sento il dovere di ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno lavorato e combattuto con me, che hanno condiviso le mie amarezze e le mie gioie, che hanno fatto della mia Impresa una famiglia sempre più grande e forte. Erano tempi difficili, lavoro non c’era, né per me né per tanti altri compaesani, ma io non volevo ripetere l’esperienza bruciante di mio padre che, nel secondo dopoguerra, per mantenere la famiglia fu costretto ad abbandonarla emigrando in Venezuela. Dovevo trovare una soluzione diversa, mi sentivo dentro una forza da spaccare le montagne, ero ribelle e testardo. Volli provare da solo…..
Come non ricordare gli inizi dell’attività nel 1979, con l’assunzione dei primi dipendenti (Luciano Viglianti, Antonio Fiorini, Angelo Fiorini), l’acquisto del primo mezzo di trasporto (Fiat 1100 usato), l’acquisto della prima betoniera a bicchiere, costata 110.000 lire di allora! Nel 1980 gli operai erano già 8 o 9, tanto è vero che si dovette acquistare il primo pulmino per il trasporto del personale (Fiat 850 usato), al quale, nel 1981, si aggiunse il primo furgone per trasporto promiscuo (un Ford Transit, nuovo questa volta). A questo punto cominciò a sentirsi la necessità di cercare dei Capomastri cui delegare con fiducia la responsabilità dei vari cantieri. Entrarono così, mano a mano, nell’Impresa mio fratello Giacomino e mio cugino Sante Fiorini, mio fratello Riccardo ed Augusto Cerelli, e poi via via, sempre attingendo dall’ambito familiare, dal largo parentado e tra i compaesani, mio fratello Adamo e mio figlio Massimiliano, mia sorella Divina che curò i rapporti con i fornitori ed i clienti dal 1986 al 1998, da un piccolo ufficio ricavato in una stanza dentro casa, e poi mia figlia Barbara che l’affiancò e la sostituì completamente in tutte le sue mansioni di segretaria d’azienda a partire dal 1997 quando Divina dovette lasciare il lavoro a causa dei propri impegni familiari. E poi naturalmente tutti gli altri, che ricordo uno per uno con commozione e riconoscenza. Andando avanti negli anni, ricordo volentieri l’acquisto del primo autocarro (Fiat 662N), quello del primo Bob-cat e della prima Terna Venieri. Il 1988 vide l’apertura del nuovo ufficio Amministrativo in Viale XXVIII Ottobre, nel centro di Veroli, coordinato dal Rag. G. Savo Santone, e l’acquisto del terreno per la costruzione di un grande magazzino ove ricoverare i mezzi e le attrezzature dell’Impresa. Nel 1990 iniziò l’utilizzo del nuovo magazzino, negli anni successivi il parco mezzi si arricchì della prima pala cingolata, una cat 943, del primo carrellone per trasporto macchine operatrici, del primo autocarro classificato mezzo d’opera e della piattaforma aerea, del primo escavatore Cat 320. Il 1992 segnò l’inizio delle attività della nuova officina presso il magazzino di Veroli, per la manutenzione dei mezzi e per la carpenteria metallica. Nel 1995 si ebbe la costruzione e l’inizio dell’utilizzo del piazzale distaccato di Valmontone (Rm), per il ricovero delle attrezzature. L’ufficio Tecnico dell’Impresa, che era operativo a Roma sin dal 1987 in Via Francesco Denza nel 1998 si trasferì nella nuova sede di Viale Eretum, sempre a Roma, con tutto lo staff tecnico guidato dall’Ing. Vannoni e dal Geom. Rea.
La vera forza della mia Impresa risiede nel “parco umano”, l’insieme dei dipendenti e collaboratori che si è venuto formando nel tempo. Oggi gli operai conducono mezzi dotati di apparecchiature laser, negli uffici si adoperano computer e si utilizza internet……
Questo mi fa ben sperare per il futuro: anche se le mie forze declineranno, sento che la mia “creatura” (la mia Impresa) non ne risentirà e continuerà a marciare spedita come sempre; mio figlio Massimiliano dimostra ogni giorno di più di saperne raccogliere e sostenere il peso e questa è la massima soddisfazione per un padre”.